27 lug 2007
18 lug 2007
La leggenda dell'aloha shirt
"In me vivono due uomini: il saggio guarda il folle agire" Alexandre Dumas
"In me vivono due uomini: il folle guarda il saggio agire" Franco Cartiere
I pionieri dell'Oregon che giungevano in California erano soliti indossare la caratteristica “camicia delle mille miglia”, una casacca molto resistente portata fuori dai pantaloni. Quando alcuni di loro si spinsero dalla California alle Hawaii, l'insolita divisa sarebbe sbarcata nei mari del Sud. Era molto colorata e i cinesi – i primi immigrati nelle Hawaii, insieme ai giapponesi – se ne sarebbero subito appropriati. Dal canto loro i missionari protestanti avevano sempre preteso che i nativi indossassero indumenti adeguati sia nella vita di società che durante i lavori nelle piantagioni. Nasceva così il “palaka” una camicia di stoffa colorata che veniva indossata nei campi e che avrebbe anticipato la caratterstica “Aloha shirt”. I disegni assomigliavano a quelli tradizionali delle stoffe di tapa, tipico tessuto delle isole del Pacifico, molto resistente, destinato a numerosi impieghi e ottenuto dalle cortecce di determinati alberi, tra cui il gelso. Veniva, infatti, utilizzato come indumento ma anche come oggetto di decorazione; era sfoggiato in occasione di nascite, morti, cerimonie di guerra e di pace. Veniva anche impiegato durante matrimoni per rendere omaggio alle divinità.
I motivi erano dipinti a mano e riprodotti con uno stampino. Le tinte erano vegetali e conservavano a lungo lucentezza e brillantezza.
Rispetto alle camicie hawaiane che tutti conoscono i disegni originari erano meno floreali e più geometrici. Già alla fine degli anni dieci alcuni commercianti avevano cominciato a produrre camicie colorate su ordinazione. A queste si erano subito interessati i militari di stanza alle Hawaii e i primi turisti che avevano cominciato ad affollare alberghi appena inaugurati come il Royal Hawaiian. Poi, nel 1921, la Wong's Products fu la prima ad immettere sul mercato locale alcuni modelli di “palaka”. Cominciavano ad imporsi piccoli sarti come Musa- Shiya o designer quali Elsie Das (della Hawaiian Originals), al cui intuito si deve la nascita della camicia che tutti conosciamo. Seta, cotone ed in seguito rayon erano i tessuti più utilizzati. Sugli indumenti venivano riprodotti paradisi tropicali . Le stoffe si riempivano di palme, vulcani, uccelli del paradiso , leggende della mitologia Hawaiana e storie più recenti.
Le stampe dell'albero di prugna e del pino rappresentavano vita lunga, buona fortuna ed il successo. Le immagini della tigre simbolizzavano la resistenza ed il coraggio.
Le stampe inizialmente sono state intese per gli interni domestici ma presto furono trasformate in vestiti. Elsie Das progettò le stampe botaniche di piante, ibisco, alberi del pane.
Ethel Chun Lum progettò le camicie vendute da suo fratello Ellery Chun al suo deposito, di vestiti di King-Smith.
Ellery Chun fu la prima persona a registrare ufficialmente l' Aloha shirt.
I fornitori dell'indumento, compreso Kamehameha e Branfleet (più tardi conosciuto come Kahala), che inizialmente ha prodotto le camicie Aloha con i motivi asiatici nelle loro fabbriche a metà degli anni '30, cominciarono ad incaricare i disegni dagli artisti locali.
Presto, gli ospiti ed i locali iniziarono ad indossare queste camicie con alberi di cocco, e le varietà infinite di fiori, di uccelli e di pesci tropicali colorate.
Le camicie erano per lo più prodotte su ordinazione, destinate agli abitanti più abbienti delle Hawaii e spesso utilizzate in occasione di matrimoni.
Solo nel 1939, grazie alla Hawain Products Week, la settimana dei prodotti Hawaiani, l'indumento avrebbe cominciato ad affermarsi fra gli abitanti dell'arcipelago. Infine, con l'aumento del numero dei militari americani nel Pacifico e con il popolo dei turisti a caccia di souvenir esotici, la camicia hawaiana sarebbe divenuta un bene di consumo sempre più richiesto. Con l'avvento della seconda guerra mondiale i militari divennero il principale referente commerciale dei camiciai del luogo e le camicie si trasformeranno in una eloquente risposta al grigiore delle uniformi e al mesto spirito del tempo. I militari sfoggiavano le camicie hawaiiane durante la licenza, in patria, e durante la libera uscita alimentando in questo modo fantasie di mondi e culture esotiche.
Duke Kahamamoku, il surfer più noto delle Hawaii e campione olimpico di nuoto, è stato il promotore più grande della camicia di Aloha.
Duke ha persino avuto una sua linea delle camicie, oggi ambitissime dai collezionisti.
Ben presto la aloha shirt fu adottata da famose stelle del cinema dei fifties come Montgomery Cliff, e Frank Sinatra. In particolare il successo fu decretato grazie alla pellicola del 1953 “ From Here to Eternity “ (Da qui all'eternità) con Burt Lancaster, Frank Sinatra ed Ernest Borgnine.
In seguito il culto dell'aloha shirt è stato rinverdito da Tom Sellek nella serie Magnum p.i. oltre che da Homer Simpson in sua celebre puntata della serie “I simpson”.
fonti: Mondo exotica di f.adinolfi edito da einaudi; weird internet pages randomly found
2 lug 2007
Gimmy il fenomeno presents: Anche tu puoi vivere una vita da mediocre !!
Con questo post comincia una nuova sezione di questo blog che presto diventerà un appuntamento fisso: Jimmy il fenomeno presents.
Jimmy è il mio personal coach, maestro di vita e di diggin'
Ecco in anteprima i suoi consigli di vita per me e per voi tutti:
- ignora la gente. chi ha bisogno di loro ? `
- non fissare obiettivi, a che serve ?
- smetti di leggere
- non progettare niente, tutti sappiamo che le cose accadono
- dormi di più . il lavoro sarà ancora li quando finalmente ti alzerai
- lascia stare la gente deprimente
- ignora la tua salute
- incolpa gli altri dei tuoi problemi
- ricorda che il mondo ti deve qualcosa
- arrenditi quando le cose si fanno dure
- non provare nulla di nuovo e critica chiunque lo fa
- non viaggiare. ci sono tanti tipi strani lì fuori
- ascolta i tuoi critici e poi scoraggiati
- dici a te stesso che non puoi farcela
- compra ogni dispositivo inutile che vedi. puoi mai fare a mendo dei coltelli ginzu?
- abbi sempre paura di fallire
- guarda molta TV . contribuirà a sviluppare il tuo senso di apatia
- non chiedere mai consiglio. chi è più furbo di te ?
- non credere mai in qualche cosa. non avere alcuna passione
- sii sempre indeciso. non lasciare che chiunque sappia cosa realmente pensi
Jimmy è il mio personal coach, maestro di vita e di diggin'
Ecco in anteprima i suoi consigli di vita per me e per voi tutti:
- ignora la gente. chi ha bisogno di loro ? `
- non fissare obiettivi, a che serve ?
- smetti di leggere
- non progettare niente, tutti sappiamo che le cose accadono
- dormi di più . il lavoro sarà ancora li quando finalmente ti alzerai
- lascia stare la gente deprimente
- ignora la tua salute
- incolpa gli altri dei tuoi problemi
- ricorda che il mondo ti deve qualcosa
- arrenditi quando le cose si fanno dure
- non provare nulla di nuovo e critica chiunque lo fa
- non viaggiare. ci sono tanti tipi strani lì fuori
- ascolta i tuoi critici e poi scoraggiati
- dici a te stesso che non puoi farcela
- compra ogni dispositivo inutile che vedi. puoi mai fare a mendo dei coltelli ginzu?
- abbi sempre paura di fallire
- guarda molta TV . contribuirà a sviluppare il tuo senso di apatia
- non chiedere mai consiglio. chi è più furbo di te ?
- non credere mai in qualche cosa. non avere alcuna passione
- sii sempre indeciso. non lasciare che chiunque sappia cosa realmente pensi
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